AGGIORNAMENTO DEL 16.07.2015
Si allega notiziario Confsal 34/2015, relativo all'esito dell'incontro tenutosi il 14 luglio u.s.
Leggi il notiziario Confsal 34 del 15 luglio 2015


Si pubblica l’ipotesi di decreto che verrà discussa in occasione della riunione prevista per oggi, 14 luglio 2015, ore 13.00, presso la Funzione Pubblica, riguardante la mobilità del personale interessato al processo di riordino in oggetto.

Non potendo partecipare all'incontro - quale componente della delegazione, assieme al Prof. Ricciato ed al Dr. Battaglia - ho affidato a questi ultimi i punti di seguito esposti, che personalmente ritengo fondamentale evidenziare.

AGGIORNAMENTO DEL 14.07.2015

La delegazione della Confsal viene integrata, su richiesta del Segretario Generale, anche dal componente della Segreteria Nazionale - responsabile rapporti istituzionali, sig. Giuseppe Fraticello.


La riunione sul processo di riordino delle funzioni provinciali - inizialmente prevista per il 7 luglio (ore 16:30) e poi posticipata, prima al 14 luglio (ore 9:30) e poi al 15 luglio (ore 15:30), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - è stata nuovamente rinviata, questa volta a data da destinarsi.

Leggi il nuovo comunicato

La Corte Costituzionale, in relazione alle questioni di legittimità costituzionale sollevate con le ordinanze R.O. n. 76/2014 e R.O. n. 125/2014, ha dichiarato, con decorrenza dalla pubblicazione della sentenza, l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato.

La Corte ha respinto le restanti censure proposte.

dal Palazzo della Consulta, 24 giugno 2015 

Come è noto, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 70/2015, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 24, comma 25, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici) convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2001, n. 214, nella parte in cui prevedeva che “in considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’art. 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento”.

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